sabato 17 giugno 2017

La scrivania e l'altalena


Quando Spakkakrak non riesce più a riparare un oggetto lo mette da parte in un magazzino. Quell’oggetto presto diventerà qualcos’altro.
Verso le 3 (e non di pomeriggio…) Rin’altro arriva con la sua ex-vasca da bagno 4x4 e carica tutto: forno a micro-onde senza onde, scaldabagni senza bagni, ottovolanti senza volanti, capp-otti, ca-novi e ca-dieci…
Li porta nel suo laboratorioperoso e comincia a parlare con gli oggetti…
Una volta una scrivania gli disse che aveva un sogno nel cassetto, Rin’altro aprì il cassetto e trovò il progetto per costruire un’altalena magica.
“Interessante… però… non avrei detto… giusto… non ci posso credere… la catena... l’energia..” Rin’altro studiava, leggeva e rileggeva le carte e alla fine trionfante disse alla scrivania accarezzandola:“Diventerai altro…volerai e farai felici un sacco di bambini”
L’altalena praticamente, se i calcoli della scrivania erano giusti, avrebbe avuto un moto proprio, una spinta così potente da consentirgli di dondolare fra le nuvole. Bastava ricavare energia da una forza straordinaria: l’Amicizia.
Rin’altro prese un condensatore di participio presente e futuro dello scaldabagno, le onde del forno per creare il moto perpetuo e per unire gli elementi intrecciò le catene dell’ottovolante. Poi saldò, incollò e colorò il tutto. 
La scrivania non era più una scrivania…era diventata un’ altalena.
Il sedile era gigantesco in un solo posto c’era posto per mille bambini.
Era arrivato il momento del collaudo. Rin’altro chiamò 400 bambini dall’America, 200 dall’America del Nord e 200 dall’America del Sud, 400 dall’Africa e 400 dall’Asia. Poi una nostra amica dalla Romania ne portò altri 400. 
“Ci siamo” disse Rin’altro 400+400+400+400 = 1.000.
Forse il calcolo non era giusto…ma sul sedile ci stavano tutti e tutti molto comodi.
Rina’altro tutto ansioso prese il microfono e chiese:
Siete pronti?”
Un coro di 1000 + qualcun’altro rispose: “SIIII!!!"
“Ora tutti insieme…Tra-tta-chi-ti-è-vi-ci-no-co-me-vor-re-sti-es-se-re-trat-ta-to-tu”…
Dal condensatore scoppiò la scintilla che mise in moto le onde. Le catene cominciarono piano piano a scricchiolare, il sorriso dei bambini fece esplodere l’energia dell’Amicizia e l’altalena portò i bambini a giocare sulle nuvole.

Onofrio Colella