venerdì 4 ottobre 2019

Ti voglio bene



Un giorno ho incontrato un bambino
 e mi è scapato dal cuore
"ti voglio bene". 
Da allora "ti voglio bene" mi segue, 
lo dico senza distinzione
a carcerati, a presidenti, 
a ministri, a barboni,
a uomini e donne,
vecchi e bambini 
con lo stesso affetto:
"ti voglio bene".

Da allora ho capito che era il mio saluto perché dice quello che provo: "ti voglio bene". Tutta la notte ho pensato a questo "ti voglio bene" e nella notte ho pensato che avrei scritto un pensiero da mettere davanti a noi come un ricordo, come una possibilità di fare altrettanto.

Ernesto Olivero
Dal Buona Giornata di mercoledì 2 ottobre 2019