L’odio non ci fermerà, ripartiamo dall’amore
Siamo ripartiti da noi stessi, da quello che siamo e da quello
che vorremmo essere.
Dal mondo che
desideriamo e da come ci
impegneremo nel renderlo tale.
Dalla voglia di
stare bene con noi stessi e con gli altri senza creare barriere di nessun tipo.
Sabato 13 maggio sarà un giorno
difficilmente dimenticabile.
A Padova eravamo più di 50 mila giovani, tutti sotto i raggi di un sole cocente, un caldo che era in
secondo piano, perché al primo c’eravamo noi.
Siamo scesi in piazza
perché noi crediamo che questo mondo possa cambiare, perché vogliamo cercare di
capire il motivo per cui i capi del mondo credono di più in un piccolo gruppo
di persone capaci di distruggerlo che non in milioni di giovani in grado di
cambiarlo e di salvarlo.
A Padova abbiamo
incontrato diverse persone, conosciuto diverse storie che ci hanno segnato
tanto, storie che ci hanno dimostrato che a volte non servono necessariamente
due braccia e due gambe per essere felici e far felici le persone che ci stanno
attorno, basta l’amore che fa da mani, piedi, faccia, capelli, l’amore che ci
fa essere noi.
Credo sia una cosa
fantastica il fatto che anche i bambini vogliano vivere in un mondo diverso da
questo, perché i bambini sono “spontaneità” e se per loro volere la pace è un
desiderio che sentono di esprimere spontaneamente, allora è qualcosa che
sentono dentro davvero.
Forse è anche ora
che le parole dei giovani vengano ascoltate, accolte, valorizzate.
F orse è ora che si
creda di più in questi ragazzi che sono stanchi di vivere in un mondo sepolto
sotto l’odio, la fame, la morte.
Forse è ora che
anche per mano dei giovani, questo mondo cambi. Davvero.
Fatima